OMBRIANELLO - L'importanza
della schedatura dei capi bovini e la registrazione dei dati in un
sistema informatico che consenta ad ogni animale di avere una "carta
d'identità", è stato il tema dibattuto ieri mattina nel convegno dal
titolo "Dall'anagrafe bovina alla sicurezza dei consumatori".
L'argomento è stato esposto da Paolo Antonioli dei Servizi
veterinari della Regione Lombardia, da Giorgio Sabatini, veterinario
della società Farm Computer System, da Luigi Bellini dell'Unione
Consumatori e da Andrea Azzoni del settore agricoltura della
Provincia, che ha fatto anche da moderatore. L'argomento sta molto a
cuore sia agli allevatori, che contano sulla buona riuscita di
questa operazione per poter accedere ai finanziamenti dell'UE, sia
alle associazioni dei consumatori, che richiedono sicurezza. "Gli
allevatori
- ha affermato Sabatini - sono responsabili della corretta identificazione
dei loro bovini, che conoscono perfettamente, ma devono anche abituarsi a trascrivere i
dati sugli appositi moduli". Qualche preoccupazione è venuta
dai veterinari, presenti in buon numero insieme ad allevatori e macellatori, che hanno lamentato l'immensa
mole di controlli da effettuare. Controlli sempre più necessari, dal momento che, con
la globalizzazione, la distanza tra consumatore e origine del prodotto si
è ampliata a dismisura. Gli allevatori hanno invece chiesto a gran voce di
non dover rispondere dei prodotti che acquistano, soprattutto i mangimi. Al di
là dei problemi di varia natura, tuttavia, l'Anagrafe Bovina nella provincia di
Cremona è a buon punto.
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